CENTRO BRESCIANO DOWN.

Sappiamo come formare, perché sappiamo ascoltarci reciprocamente.

Dal 2006 Mongolfiera collabora con il CBD a fini formativi e per lo sviluppo e mantenimento delle autonomie delle persone con Sindrome di Down.

La proposta formativa è rivolta a persone di età compresa tra gli 8 e i 50 anni e si articola in base alle esigenze evolutive delle persone inserite.

Per cogliere queste esigenze il filo conduttore è sìla “condivisione” con le persone con Sindrome di Down, le loro famiglie ed i tecnici che a vario titolo collaborano con l’equipe educativa, ma in particolar modo l’”ascolto” delle persone con disabilità intellettiva. Mongolfiera e CBD non vogliono infatti sostituirsi a loro, ma instaurare una relazione interlocutoria per cogliere ciò che di importante la persona ha da raccontare, i suoi bisogni, desideri, al di là della disabilità intellettiva.

Per questo lavoriamo sull’instaurare un dialogo, mettere le persone con Sindrome di Down a loro agio per raccontarsi ed esprimersi, farle partecipare ai tavoli progettuali in un pieno rispetto della natura interlocutoria delle persone con disabilità intellettiva. E questo è possibile solo se ci focalizziamo non sulla contrapposizione noi / loro, ma sulla relazione che abbiamo, che diventa la bussola dei progetti formativi.

ALESSIO BELLERI
Responsabile
C. 347 0881820
alessio.belleri@lamongolfiera.brescia.it
 
DEBORAH CABARERI
Coordinatrice
C. 389 784 0925
deborah.cambareri@lamongolfiera.brescia.it
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PROGETTI.

Alla base dei progetti c’è il principio per cui lavorando con gli educatori è possibile sviluppare nelle persone con Sindrome di Down autonomie che vanno a ridurre la necessità assistenziale nelle normali attività quotidiane, nel tempo libero e nell’autonomia abitativa, generando maggiore benessere, autostima e realizzazione della persona.

LO SVILUPPO DELLE AUTONOMIE QUOTIDIANE E DEL TEMPO LIBERO.

I progetti di quest’ambito sono finalizzati all’acquisizione delle autonomie necessarie per affrontare i vari contesti di vita, soprattutto quelli relativi alla gestione della quotidianità e del tempo libero.

All’interno di questi progetti, gli educatori forniscono strumenti facilitatori che possano sostenere ed aiutare le funzioni cognitive, come la memoria e l’attenzione, e ad aiutare le persone ad introiettare ed assimilare i vari passaggi che compongono le attività e gli script comportamentali per realizzarle individualmente.

PROVE DI VOLO

Prove di volo: si mira a rinforzare le persone, facendogli sperimentare, acquisire e rafforzare le autonomie inerenti alle normali attività quotidiane, come trasporto, fare la spesa, gestire un’ordinazione in pizzeria.

FREE TIME

Si fonda su un alto livello di coprogettazione, dove sono le persone stesse con Sindrome di Down a richiedere di realizzare specifiche attività attinenti al tempo libero, il divertimento e la socializzazione. Sono dunque rappresentative dei loro bisogni, desideri e della loro specifica età, come l’andare in discoteca o in viaggio (dal weekend a Barcellona all’esperienza Coast to Coast in Corsica con un camper on the road).

LO SVILUPPO DELLE AUTONOMIE ABITATIVE.

Si tratta di progetti residenziali che permettono alla persona con Sindrome di Down di sperimentare sia una precoce forma di svincolo familiare a livello abitativo in fascia adolescenziale attraverso singoli weekend, sia in modo più significativo ed importante nell’età adulta.

VIVERE ALLA GRANDE

Il progetto è dedicato a ragazzi delle superiori e si tiene un fine settimana al mese (da sabato pomeriggio a domenica pomeriggio) durante il quale i giovani possono vivere a pieno la loro età, divertirsi e svolgere insieme i compiti quotidiani in autonomia, come fare la spesa e realizzare il proprio menù. Il progetto è ospitato all’interno della sede del Centro Bresciano Down.

#NOISIAMOILVIAGGIO

Il progetto fa parte dell’Area Dopo di Noi, per promuovere dunque la vita adulta al di là del contesto famigliare. Per questo è stato scelto, su precisa richiesta degli utenti partecipanti, un appartamento esterno nella zona di Mompiano, staccato dalla Cooperativa, comodo ai trasporti e ai servizi. Le persone inserite hanno co-partecipato alla fase di arredo ed allestimento dell’appartamento. Hanno inoltre instaurato rapporti con i condomini e con il quartiere, inserendosi nella vita sociale e favorendo la rottura di alcuni stereotipi e pregiudizi anche grazie all’attivazione di iniziative come apericena con i vicini o la spesa di condominio, occasione in cui aiutano altri condomini.

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